Descrizione
Gli antichi Maya utilizzavano questo cristallo per potenziare i propri rituali, mentre gli australiani lo identificavano nella sostanza che aiutava i saggi ad ottenere i propri poteri e i Greci bevevano l’Ambrosia in bellissimi calici in cristallo di rocca.
Anche gli sciamani ne facevano uso durante le loro pratiche: per il suo colore erano convinti fosse una pietra del cielo e per questo solevano chiamarla Cristallo di Luce.
Secondo gli antichi romani invece questo cristallo altri non era che lo spirito di uno sciamano, ritornato sulla terra per fungere da guida a chi ne aveva bisogno.
Il quarzo ialino o cristallo di rocca è da sempre stato identificato come la pietra magica per eccellenza, nella quale si racchiudono virtù ipnotiche e divinatorie. Non è un caso infatti che le classiche sfere di cristallo o i pendoli più in uso siano composti proprio da questo materiale.
In cristalloterapia il quarzo ha proprietà riequilibratici ed espande qualsiasi tipo di energia: sblocca i chakra, purifica l’aura ed amplifica l’energia degli altri cristalli. Ecco perché in una seduta non deve mai mancare, specialmente le punte di cristallo, considerate come bisturi energetici, lavorando in maniera precisa sull’aura.
A livello mentale ha la capacità di rimuovere i blocchi energetici, favorisce la chiaroveggenze e la meditazione. Rafforza l’aura ed annulla le negatività.
A livello fisico invece è utile in caso di affaticamento, problemi intestinali, oculari, nervosi, ormonali, tiroidei, di peso, dolori e febbre (abbassa la temperatura corporea se posizionato sui piedi).